Versatilità e polivalenza operative sono le principali doti dei nuovi Same “Explorer³ Tb”, le versioni ribassate degli aziendali della Casa lombarda. Si disimpegnano infatti bene anche sui terreni in pendenza e in ambito specializzato
A fronte di un comparto della meccanizzazione agricola europea in stallo, il segmento di mercato dei trattori aziendali multipurpose si è dimostrato dinamico e vitale nel corso dell’intero ultimo biennio. Un trend dettato dalla sempre più spiccata necessità da parte degli operatori di razionalizzare i parchi macchina, investendo su mezzi versatili e polivalenti in grado di eseguire al meglio tutte quelle applicazioni tradizionalmente approcciate con un maggior numero di trattori. Proprio per tale ragione le attenzioni degli imprenditori agricoli del Vecchio Continente, e dell’Italia in particolare, privilegiano in questo periodo storico quelle macchine capaci di disimpegnarsi con successo, oltre che nella manutenzione e nella movimentazione aziendali, anche nelle lavorazioni superficiali del terreno, nelle attività di fienagione e nelle applicazioni all’interno dei frutteti maggiormente strutturati. Proprio a tali ambiti guardano i nuovi Same “Explorer³ Tb”, versioni ribassate degli omologhi aziendali della Casa lombarda in quanto caratterizzate da una luce libera da terra di 290 e 340 millimetri, rispettivamente per i modelli “95” e “105”, che ne permette l’impiego anche nelle attività di fienagione condotte su appezzamenti collinari e montani, nelle lavorazioni in serra e in ambito specializzato, in particolare all’intero degli uliveti e dei frutteti a sesto largo. Mezzi progettati e sviluppati in un’ottica di polifunzionalità quindi, in grado di affrontare anche le applicazioni più impegnative grazie alla presenza di motori Sdf “FarMotion”, i quattro cilindri da quattro litri di cubatura e da 95 e 106 cavalli di potenza massima che raccolgono l’eredità motoristica Same attualizzando le proprie prestazioni e i propri contenuti attraverso la presenza di alimentazioni common rail operanti a due mila bar e di sovralimentazioni turbo-intercooler. è soprattutto grazie a tali gruppi se i valori di coppia massima raggiungono i 373 e 390 newtonmetro a mille 600 giri, mentre guarda al contenimento dei consumi la trasmissione, un cambio a cinque marce e due gamme che, integrato da un hi-lo e da un super riduttore, può arrivare a mettere a disposizione fino a 40 velocità in avanzamento e altrettante in retro, con queste ultime innestabili attraverso un inversore meccanico sincronizzato o elettroidraulico. A enfatizzare ulteriormente la versatilità operativa concorre poi anche la presenza di un impianto idraulico a centro aperto strutturato sulla base di una pompa dalla portata massima di 56 litri al minuto interamente dedicati ad alimentare fino a sei distributori ausiliari e un sollevatore posteriore dalla capacità massima di tre mila 600 chili, valore elevabile a quattro mila 500 chili attraverso un gruppo opzionale a controllo elettronico. Sempre a innesto elettroidraulico anche la presa di forza a quattro velocità di lavoro, 540 e 1000 giri in versione Standard ed Eco, e il bloccaggio dei differenziali, tutti gruppi sempre e comunque gestibili attraverso una consolle dedicata installata a destra di un posto guida piattaformato e isolato dal carro mediante silent block.